…viaggia leggero…

E’ questo il mio mantra per il 2012 e non solo. Anche se “non solo” dipende molto dai Maia, secondo alcuni giacobbi inutili.

Quindi: Viaggia Leggero!

Ovviamente non ho idea di cosa ciò significhi all’atto pratico e pertanto se qualcuno passa di qua e commentando mi vuol dare suggerimenti è ben accetto. Ma tanto lo so che di qua non passa mai nessuno, quindi vedrò di arrangiarmi.
Stavo pensando che potrebbe essere utile cominciare con un tatuaggio, magari scritto al contrario, si che possa essere un promemoria la mattina allo specchio. Bah… vedremo.

Buon anno eh…

…bambini presi per mano da bambini isterici…

Ogni volta la stessa storia che si ripete imperterrita, indifferente al progresso, testarda come un mulo coi paraocchi.

La gente si spegne, passa a miglior vita, manca ma non muore mai.
Difficilmente ti prende un cancro, molto più probabilmente ti coglierà un brutto male.
Un uomo, un folle, comunque un uomo, uccide e si ritirano videogiochi violenti dai negozi. Read More

…fumose dissertazioni socio-sanitarie…

Ma Santa Polenta, delle due l’una: o siete tutti dementi e non ci arrivate proprio, o siete in malafede e fate finta di pensare al bene comune ma in realtà è tutto un modo sottile per far star tranquilla la GGente che così almeno pensa che insomma, qualcosa qualcuno, un minimo, sta pur facendo per salvarci tutti da noi stessi.
Eppure è così chiaro e lampante: mai nella storia dell’uomo si sono ottenuti risultati con campagne basate sul terrore!

Le seghe ti fanno diventare cieco!? E’ che i difetti di vista sono ogni giorno più numerosi caro Onan. Read More

…come scendere in piazza per una qualificazione ai mondiali…

che poi tutta ‘sta gioia degli uni, o degli altri, che mi càpita sempre di leggere e sentire, quando gli uni, o gli altri, vincono una qualche elezione, beh io tutta ‘sta gioia mica l’ho mai capìta.
chè te quando l’italia si qualifica ai mondiali scendi forse in piazza coi bandieroni?
massì vabbè dai, magari t’è andata di sghetto e hai pure battuto i maledetti galletti francofoni e ok, un ombrello appeso al braccio te lo si fa passare volentieri, ma oh!?! te l’hai capito che vincere un’elezione non è mica nè più nè meno di una qualificazione?

guardate, voi che avete vinto, che la poltrona del cittì vale solo finchè si portano a casa i 3 punti. e tutti, gli stessi stronzi che il giorno prima v’hanno portato sugli scudi, vi prenderanno a calcinculo nonappena il giocatore sbagliato deciderà, senza gratitudine per la fiducia accordatagli in misura di milioni di euro, di fare la cosa sbagliata al momento sbagliato.

io, potendo, esulterei a fine legislatura; se e solo se la squadra se lo fosse meritato. e dopo, se pure si perdesse un’amichevole, o pur’anche gli europei, beh chissenefrega: per quattr’anni si è stati campioni in carica e la gente ha goduto e pure i poveracci hanno avuto qualcosa per sorridere un po’

ma oggi no, suvvia, non mi sembra proprio il caso di esultare; sorridere sì ok, ci mancherebbe altro, ma il risultato importante è ancora lontano. in tutto ciò bisogna pure considerare che anche qualora si sconfiggesse il grande Brasile i problemi della squadra non sarebbero risolti tout-court: abbiamo perso la difesa, il campionato è falsato e non è più bello come una volta, a vincere sono sempre i soliti noti, chissà perchè eh? sarà mica colpa dei troppi stranieri che militano nei club? …tsè, ti piacerebbe fosse facile eh?

e forse il problema sta tutto qua: ti piace vincere facile.
uno te l’ha promessa facile e via, per 15 anni gli hai dato carta bianca.
ora t’hanno promesso che col 5-5-5 tutti i problemi saranno risolti e tu ancora a sperare
speri nel mister, speri nel 13 la domenica, speri nel 6 un par de volte a settimana, speri che gratta gratta ci scappa la vacanza, speri che sangennà u’ miracolo o’ fà
speri speri speri ma alla fine del film, l’unica cosa che ti riesce bene, è prendere il mister per un coglione.

 

UPDATE: a questo link su Mamma un buon corollario al mio post

…science, it works!

Dopo averci meditato parecchio, penso di poter finalmente fare outing:

Sono monoteista

E questa mia profonda convinzione deriva da accurate osservazioni e misurazioni scientifiche.

Prove inconfutabili, raccolte in anni di tentativi, mi consentono di formulare la seguente affermazione: esiste 1 solo dio, con un delta d’errore di + o – 1.

…insidiosi meandri delle traduzioni automatiche…

se per esempio, chiudendo una chat, vuoi salutare la tua collega vietnamita con un cortese “arrivederci”
e se per esempio, per sembrare molto gentile, vuoi scriverlo in vietnamita piuttosto che nel solito inglese
potresti quindi chiedere a Google di tradurti un classico “see you soon”,
va a finire che spedisci un “nhìn thấy bạn sớm”

la inconsapevole e inattesa tragedia nasce dal fatto che “nhìn thấy bạn sớm” significa in realtà “ti saccheggerò presto”, in pratica una dichiarazione di guerra

Hẹn gặp lại!

…ascolta il tuo cuore…

Ascolta il tuo cuore!
Senti come fa? Tu-Tumm Tu-Tumm Tu-Tumm…
Il tuo cuore parla in codice Morse!
Dice . _  . _  ._ (etc, volevo mettere i puntini ma poi sai il casino?)
Che significa AAAAAAAAAA…
Cosa vorrà dire? Mah….

Forse è un urlo di agonia. L’agonia di dover stare nel tuo petto a perpetrare la tua inutilità. Un’agonia che avrà termine il giorno che smetterà di battere.

…il paradosso logico della felicità di Achille…

Nella ricerca della felicità, ti dicono, non accontentarti mai, tendi sempre al meglio per te, non sentirti mai arrivato.
Godendo dunque di un traguardo dovrei immediatamente iniziare a preoccuparmi, perchè unico indicatore valido per sapere di essere sulla buona strada è il percepire una mancanza, provare il bisogno di qualcosa d’altro, di qualcosa in più.
Ne consegue, ovviamente, che l’unica via per raggiungere la felicità sia uno stato perenne di ansia, un senso di soffocamento per il limitato presente, intravedendo un futuro radioso costantemente sito all’orizzonte come una crudele Fata Morgana.
In ultima sintesi, per essere felici e realizzarsi pienamente è indispensabile vivere una vita di merda

…fanno 35, che faccio, lascio?

e lascia pure, tanto col tempo come col salumiere non si ragiona.
tu cerchi sempre di essere preciso, ci sono giorni in cui vuoi il pezzo in offerta e altri in cui vuoi strafare e straviziarti con quello di colonnata, ma di norma vorresti poter scegliere quanto averne
e invece non puoi mai esser certo di quanto grasso finisce sul piatto della bilancia, nè se la bilancia dice il vero
non so dire se il tempo possa essere considerato un salumiere disonesto, sicuramente è implacabile
accidenti come affetta bene, sottile il dolce prosciutto dell’infanzia, poi più spesso e a rapidissime fette ovali il salame degli anni migliori
quando sei pronto per la coppa di testa lui sa bene che la precisa affettatrice si rovinerebbe e passa al coltellaccio
ma quanto sono gustose anche quelle grosse fette irregolari che si sfaldano solo a guardarle…

il tempo taglia spessori infinitesimi tendenti ad un prospettico infinito, senza sosta consuma una scorta interminabile di maiali di ogni forma e qualità
non posso affermare di aver mangiato 35 anni sempre DOP ma ricordo bene che i giorni migliori sono stati quelli consumati in compagnia, che le mie parti migliori sono state insaporite dalla spezia dei buoni amici

per cui grazie a tutti voi che vi siete ricordati di me, magari significa che almeno una fetta di quel porco che sono l’avete gradita
farò del mio meglio per stagionare quel che resta, che chi ne assaggerà la fine non ne rimanga deluso

– ora serviamo il numero 42… quarantadue? quarantadue?!
– eccomi, mi scusi, un etto e mezzo di fettine di culo, tagliate sottili grazie
– altro?
…..altro

…ti odio…

ti odio quando non rispetti la fila
ti odio quando sei prepotente
ti odio quando pensi di avere la verità in tasca
ti odio quando non mi rispetti
quando consapevolmente o meno fai male alle persone che amo
quando giudichi
quando offendi
ti odio quando sei il più furbo
ti odio quando sei violento
ti odio quando sei stupido, ignorante, ottuso
ti odio quando ti rifiuti di capire
quando ti rifiuti di imparare cose nuove
quando rimani arroccato nelle tue idee
quando non rispetti le mie idee
ti odio quando mi costringi
ti odio quando vuoi che sia come vuoi tu
ti odio quando solo tu sei su e tutti gli altri sotto

se ti riconosci in questa descrizione stanne certo: ti odio.
ti odio sommamente e assolutissimamente
e sopra ogni altra cosa ti odio per farmi provare questo odio che mi consuma
ti odio per il desiderio che ho di stringerti la gola e farti tacere per sempre

ma sono un vile e l’avrai vinta anche ‘stavolta
sono un vile e ti odio per avermelo fatto capire

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