Lui (cioè me) – Sai che a M. hanno regalato l’iPhone? E, te pensa, fa cose bellissime tipo i suoni della Spada Laser grazie agli accelerometri interni oppure lo Zippo per far finta di avercelo ai concerti!
Lei – Ah maddai! Senti maa, cosa sarebbe questo aifòn?
Lui – … … … senti cara, mi ricordi un attimo com’è finita che ti ho sposato?
Categoria: Pensieri discromatici
Oggi ho imparato una nuova parola: distopia.
Come ogni volta che incontro un nuovo termine, cerco di renderlo membro permanente del mio personale vocabolario usandolo più volte in contesti diversi.
Così ecco, spontaneamente, la mia mente ha associato la parola distopia all’italia, a quello che è oggi, a quello che promette di diventare in un prossimo funesto futuro… Spero di essere abbastanza stupido da sbagliarmi.
Per la serie non ci sono mezze stagioni oggi, dopo un’estate più secca del culo di un cammello (come cantava Mingardi), a partire dalla mezzanotte sono state registrate le prime nevicate.
Gli strumenti della ditta per la quale lavoro hanno registrato circa 20 cm di neve in vari siti sopra i 2.000 metri.
Stasera preparo lo slittino
Stando ai calcoli di Jesus Diaz di Gizmodo uccidere costa meno che condividere illegalmente musica.
Infatti Jammie Thomas, la nota ragazza madre downloader illegale, è stata recentemente condannata ad un’ammenda di 1,92 Milioni di Dollari per aver condiviso 1700 canzoni.
Di contro un omicidio di secondo grado costa fino a 778.495 Dollari, rappresentati da una multa di 25.000$ e la pena da 4 a 15 anni di prigione.
I calcoli di Jesus traducono 1 anno di prigione con 50.233$ che è il reddito medio annuale per un americano nel 2007.
Altri reati da preferirsi alla condivisione illegale sono: rapire bambini (176.000$), bruciare la casa di qualcuno (375.000$) o gestire combattimenti clandestini di cani (50.000$).
Qualcuno, molto tempo fa, deve aver perso la bussola e ora siamo talmente persi da aver rinunciato a ritrovare la strada di casa… che tristezza… e io che pensavo fosse follia togliere la patente ai ciclisti…
Ieri sera si parlava tra amici, quando A. se ne è uscito con una frase simile a questa:
«Io ero abbastanza d’accordo con la Lega quando si voleva sorpassare il concetto legale di “legittima difesa” in caso di violazione di proprietà privata. In pratica mi sembra giusto che, per reagire ad un’aggressione in casa mia, io possa evitare di pensare ad una reazione equilibrata all’aggressione. Insomma, mica te l’ha detto il dottore di venire in casa mia a rubare, quindi io ti devo poter bastonare senza temere conseguenze legali!»
Che dire, difficile pensarla diversamente. Chiunque abbia subito un sopruso o una violazione personale qualunque in vita sua, ha provato certamente il desiderio di menar le mani o anche il randello.
Vorrei però proporre alcuni spunti di pensiero corollario. Read More
Dopo un mese di infelice possesso di una TvBlobBox devo proprio concordare in pieno con Jesus Diaz di Gizmodo:
I’m tired of this. […] The “This will work in the next version.” The “It’s in our roadmap.” The “Buy now and upgrade later.”
[…] sognai con un certo doloroso realismo di rimanere paralizzato.
Dalla vita in giù.
Il dolore risiedeva più che altro nella consapevolezza della paralisi.
Nel sogno…
…mi svegliai inizialmente in un letto d’ospedale Read More