Non ho mai capito chi non vuole che orari e giorni di apertura degli esercizi commerciali siano a totale discrezione degli stessi e non imposti per legge. Anche perchè le motivazioni di chi avversa tale liberalizzazione per la maggior parte si riassumono in: la domenica è il giorno del signore.
Certo, se pure lui s’è stancato, figurati se noi non ci possiamo riposare ma, a meno di un mio grosso svarione, mi pare di capire che le ore di lavoro settimanali siano un fisso definito dai contratti nazionali, di solito 40 ore a settimana, più gli straordinari ma mai oltre un certo limite e con riposi compensativi per certi giorni e/o fasce orarie particolari.
Quindi, se mi tocca di lavorare sabato e domenica, giocoforza avrò liberi che so, il lunedi e il martedì?
Il problema dove sta allora?
Sempre secondo questa cosa, che mi sembra si chiami logica, se un esercizio commerciale o quel che l’è vuol stare aperto 7 giorni su 7, sarà costretto ad assumere più personale. E visto che pagare stipendi costa, credo, un negozio deciderà gli orari in modo da massimizzare gli introiti o sarà costretto a fallire. Se non fallirà magari avrà aumentato il numero di posti di lavoro e gli stipendi erogati in più andranno a beneficio del potere di spesa comune e tutti quei discorsi lì.
Non ti piace lavorare il sabato e la domenica? Però ti fa piacere trovare il pane fresco la mattina e le strade pulite e i cassonetti svuotati di notte e il pronto soccorso disponibile a qualunque ora e la macchina nuova in arrivo in tempi brevi grazie ai turnisti e le vacche munte ogni alba eccetera eccetera…
E allora, con tutto il rispetto per chi un lavoro fatica a trovarlo, se non ti piace l’orario di lavoro concordane uno diverso o cambia mestiere.
Piuttosto, a me sta sulle palle trovare le banche chiuse, le poste chiuse, gli uffici comunali chiusi e soprattutto, ah quanto odio, gli spedizionieri che consegnano sempre e solo in orari d’ufficio suonando a campanelli residenziali che non potranno che restar muti…
Il pianeta Terra gira, potrà non piacerti questa frenesia moderna ma per oggi va così, potrà non piacerti ma il pianeta non lo sa quand’è domenica, ogni sua rotazione è uguale all’altra.
E non so te ma io me li ricordo i negozi aperti la domenica mattina lungo la strada del paese che porta alla chiesa. Già allora ci si sbagliava?